Creare in modo semplice un sistema di regole condiviso

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  1. Delimitare l’ambito nel quale si vogliono creare regole condivise, ad esempio: gestione della casa, gestione di una stanza, gestione di un laboratorio o di altri spazi, veicoli o strumenti condivisi da più persone.
  2. Ciascuna persona coinvolta riceve il compito di stilare un elenco di regole che vorrebbe vedere applicate è che è naturalmente disposta a rispettare in prima persona.
  3. Si possono eventualmente stabilire alcuni semplici criteri per la stesura di regole se le circostanze lo richiedono. In linea generale è sufficiente stabilire che ogni regola debba riguardare tutti i partecipanti senza distinzioni.
    1. Per comodità è meglio inserire ogni regola in una riga di un foglio elettronico.
    2. In generale è opportuno che ogni persona stili un proprio elenco indipendentemente dagli altri.
  4. Una volta che tutti hanno prodotto il loro elenco di regole si può creare un piccolo gruppo di lavoro (o incaricare una sola persona) che provvede a inserirle in un unico foglio elettronico.
    1. Se si trovano regole sostanzialmente uguali che prescrivono lo stesso tipo di comportamenti, vanno riunite in una sola norma.
  5. Viene quindi creato un unico foglio elettronico con l’intera lista di regole e a fianco di ogni regola una colonna per ogni persona coinvolta: serve per esprimere la propria contrarietà a quella determinata norma. Anche qui ciascun membro esprime la propria contrarietà a questa o a quella regola in modo autonomo.
  6. Alla fine del lavoro ci saranno regole accettate da tutti, regole accettate da alcuni, e regole accettate soltanto dalla persona che le ha proposte (nell’esempio gli spazi di approvazione da parte di chi propone sono stati anneriti, poiché è ovvio). Come criterio generale si può dire che:
    1. le regole accettate da tutti sono automaticamente in vigore
    2. le regole respinte da tutti (tranne che ovviamente da chi le ha proposte) sono automaticamente eliminate. 
    3. Le regole accettate solo da alcuni possono essere trattate in diversi modi, ad esempio con un criterio di maggioranza, o un piccolo dibattito che permette di comprendere i bisogni di tutti e di cercare un modo negoziato di soddisfare sia ii favorevoli che i contrari a una certa regola.
  7. Terminata all’elaborazione e deciso quali regole della categoria intermedia dovranno entrare in vigore, magari in versione modificata, si può licenziare il documento finale che stabilisce le regole di convivenza di quel gruppo di persone in quel determinato spazio.

Ecco una semplice esemplificazione pratica.